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Music o’Clock: Il peggio è (il) passato

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Music o’Clock: Il peggio è (il) passato

“L’amore…  è come quando vedi la nebbiolina la mattina prima che sorga il sole.
Dura poco e poi scompare.”

Rispose così Bukowski al giornalista che gli chiese cosa fosse per lui l’amore.

La vita è fatta di scatti. Fotografie. Nel mio caso potrei definirli capitoli, dato che sono più per le lettere che per le foto. Ho sempre preferito, infatti, leggere e immaginare piuttosto che guardare e non poter andare oltre. Un po’ come ricevere una scatola vuota, che puoi riempire con quello che vuoi, ed una piena, zeppa di cose che non hai scelto tu.

I giorni si susseguono uno dopo l’altro e tutti sono legati tra di loro da un filo sottile sottile, che c’è e non si vede. Quel filo che obbliga ogni giorno a nascere all’ombra di quello prima e preparare la strada per quello dopo. Come i tasselli del domino.

I tasselli del domino. La vita funziona un po’ come i prestiti per le banche: i tasselli te li dà, sono tuoi, l’importante è sistemarli in modo che, al momento giusto, tutti cadano e creino l’effetto spettacolare prestabilito. L’effetto che lasci tutti senza parole, che valga il prezzo del biglietto e che spinga altra gente a venire al tuo show. Ma se un pezzo cade male, per tua incompetenza o solo perchè un fottuto soffio di vento ha sbilanciato l’armonia dell’intera composizione, l’effetto domino finisce ancor prima di iniziare. E la banca, che nel frattempo ti ha fatto firmare un contratto dove l’unica cosa comprensibile è, stranamente, la tua firma, i tasselli li rivuole lo stesso. Anche se il tuo spettacolo è stato uno schifo ed erano presenti solo tua nonna, tuo zio ed un paio di amici. Ai quali, tra l’altro, il biglietto lo avevi regalato.

Lo scenario dove è più probabile che una cosa del genere accada è, indovinate un po’, l’amore.

Perché è così che vanno le cose. A volte bene, a volte male. Le decisioni che si prendono ogni giorno sono il frutto di altre decisioni e la base di altre decisioni ancora. Il filo sottile sottile che lega tutte le cose.

Ma l’importante è essere felici di quello che si ha, svegliarsi la mattina senza il rancore di ieri ma con la voglia di domani, perché la donna che ancora dorme lì affianco a te, illuminata dalle prime luci del mattino, con la nebbiolina fuori dalla finestra, è lì anche grazie alle scelte che hai fatto ieri. E forse, non ti resta che benedirle tutte quelle buche che hai preso in passato se poi alla fine ti hanno portato ad avere quello che sempre hai desiderato.  A volte rimpiangiamo il passato anche perchè non lo ricordiamo bene.

E, se quello che t’aspettavi non è arrivato, riservati il diritto di pensare che non è ancora arrivato, ma che è da qualche parte in attesa. Perchè tra tutte le scelte, giuste o sbagliate che siano, l’unica che conta è quella di essere in pace col proprio passato. La scelta di non provare mai rancore guardando indietro. Don’t Look back in anger.

Stay rock.                        
Francesco Carusone

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