Alcoa: la società americana chiude lo smelter di Portovesme

AlcoaLogoAlcoa ha annunciato oggi la decisione di chiusura dello smelter di alluminio primario di Portovesme (Carbonia-Iglesias), fermato nel novembre 2012. La chiusura ridurrà la capacità produttiva complessiva di Alcoa di 150.000 tonnellate a 3,6 milioni tonnellate annue.
L’interruzione della produzione era stata attuata nel 2012 a causa degli elevati costi di produzione, tra i più alti negli smelters di Alcoa, e delle limitate prospettive di competitività dell’impianto.
Le ragioni di fondo che rendevano non competitivo l’impianto di Portovesme non sono purtroppo cambiate“, ha dichiarato Bob Wilt, Presidente di Alcoa Global Primary Products. “Continueremo a rispettare gli impegni assunti con i nostri dipendenti e con gli stakeholder agendo in buona fede come abbiamo sempre fatto“.
Come da impegni presi con governo e sindacati, Alcoa ha posto in essere per i dipendenti un programma di sostegno finanziario e sociale comprensivo di servizi per l’outplacement e la ricerca di una nuova occupazione.
La chiusura di Portovesme è coerente con la strategia di Alcoa di creare un business nelle commodity competitivo a livello globale e con l’obiettivo di migliorare il proprio posizionamento sulla curva del costo mondiale di produzione dell’alluminio raggiungendo il 38esimo percentile entro il 2016.
Gli oneri complessivi per le ristrutturazioni, che saranno registrati nel terzo trimestre 2022 a seguito della chiusura, si attesteranno tra 170 e 180 milioni di dollari al netto delle imposte, o tra circa 0,14 e 0,15 dollari per azione, di cui circa il 60% è non-cash.

Alcoa, con sede a New York, introduce soluzioni innovative con componenti multimateriale ed è leader mondiale nella progettazione e produzione di metalli leggeri. Le nostre tecnologie favoriscono il settore del trasporto, automobilistico e commerciale, aereo e aerospaziale e migliorano i prodotti industriali e di elettronica di consumo. Contribuiamo alla realizzazione di edifici intelligenti, imballaggi sostenibili per alimenti e bevande, veicoli per difesa via aria, terra e mare a elevato rendimento, operazioni di trivellazione in profondità per petrolio e gas e a una maggiore efficienza nella generazione di elettricità. Centoventicinque anni fa, abbiamo aperto la strada all’industria dell’alluminio e oggi i nostri 60.000 dipendenti dislocati in 30 paesi offrono prodotti a valore aggiunto realizzati con titanio, nichel e alluminio oltre alla realizzazione di prodotti top della gamma in bauxite, allumina e alluminio primario.