Ciurma Mom: New York #7 – Tutto intorno a Manhattan

Fare il turista a New York è stupendo, interessante, divertente, sorprendente, appagante!

In America l’abbondanza è quasi un mantra e come turisti se ne fa il pieno nell’accezione migliore del termine. Le offerte di cose da fare e vedere sono ampie e per tutte le tasche, gli operatori sono pazienti e disponibili, la gente è aperta e desiderosa di venirti incontro e quasi tutti adorano gli italiani.

Anche solo girare per le strade per raggiungere i punti di attrazione lascia a bocca aperta. New York non è infinitamente grande come città ma lo sono i palazzi, le insegne, le strade, i camion. A Manhattan in particolare, la gente è tanta e sempre di fretta, ma per un sorriso a un bambino o a un turista c’è sempre spazio. Parlare in inglese quando capiscono che sei un turista europeo a volte è un impresa ardua perché tutti ti vogliono aiutare parlandoti in spagnolo. Nel nostro caso la comprensione si complicava, ma aumentava il nostro desiderio di vedere, di capire, di integrarci.

Perciò, dopo il fascino e lo stordimento dei primi giorni nel ritrovare tutto quello che ci si aspetta da New York, ma ancora più enfatizzato che nei racconti e le immagini dei film americani, volevamo avere un quadro d’insieme di tutta la città, perché il suo aspetto cambia molto di quartiere in quartiere e volevamo vederne il più possibile, inclusi i meno belli e popolari.

Così una mattina, zaino in spalle con panini e acqua ghiacciata per resistere ai 38 gradi col 98% di umidità, abbiamo preso la metropolitana fino alle vicinanze di Times Square. Siamo usciti dalla metro all’angolo tra 8th Avenue e 41st Street, alla fermata metropolitana di Port Authority. Un posto in cui il sole lo portano le insegne, i palazzi di vetro, le luci visibili anche in pieno giorno d’estate e le pubblicità animate di dimensioni colossali.

Da lì ci siamo subito diretti verso il porto e già il tragitto a piedi è stato tutto uno stupore. Abbiamo scoperto con grande sorpresa che appena fuori dalla stazione della metropolitana esiste una succursale della pasticceria di Buddy, abbiamo incrociato un bel parco e visto un gruppo di signore cinesi impegnate in discipline Taoiste per strada.

Finalmente arrivati al porto, c’è la stazione della Circle Line, da dove partono regolarmente dei battelli per una minicrociera attorno l’isola di Manhattan. Noi abbiamo scelto di fare il giro completo, della durata  di circa tre ore, che permette di vedere lo skyline dai vari lati dell’isola, abbiamo visto una panoramica  dei quartieri esterni a Manhattan e del New Jersey, abbiamo potuto quasi sfiorare la Statua della Libertà (decidendo di evitare le code chilometriche sotto il sole per salirci sopra…la Statua della Libertà era anche stata appena riaperta dopo il passaggio dell’uragano Sandy, andarci coi bambini era impensabile), abbiamo visto bene il palazzo dell’Onu insieme a tanti altri edifici famosi e siamo passati sotto il ponte di Brooklyn e quello di Manhattan. Il tutto allietato dalle descrizioni di un’eccentrica guida…un signore molto americano, molto buffo, molto simpatico.

Terminato il lungo giro, nonostante i piccoli desiderassero solo tornare a casa, non abbiamo resistito alla possibilità di provare altre specialità di Buddy senza dover andare fino a Hoboken, senza fare lunghe code e in uno spazio ampio e comodo in tipico stile da fast food. La scusa per gli assaggi era bell’e pronta: la fame dopo gli stenti e la sete del tour in battello, l’occasione unica presentatasi a sorpresa, gli altri compleanni imminenti da festeggiare e la missione –del tutto disinteressata- di raccontare agli amici i sapori dei dolci più famosi del boss delle torte!

ciurmamomNEWYORK

Alessandro Scarano

Amministratore di ParlandoDi

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